24 maggio 2010

Cantares


Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre la mar.

Nunca perseguí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.

Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.

Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.

Caminante no hay camino
sino estelas en la mar...

Hace algún tiempo en ese lugar
donde hoy los bosques se visten de espinos
se oyó la voz de un poeta gritar:
«Caminante no hay camino,
se hace camino al andar...»
Golpe a golpe, verso a verso...

Murió el poeta lejos del hogar.
Le cubre el polvo de un país vecino.
Al alejarse le vieron llorar.
«Caminante no hay camino,
se hace camino al andar...»
Golpe a golpe, verso a verso...

Cuando el jilguero no puede cantar,
cuando el poeta es un peregrino,
cuando de nada nos sirve rezar.
«Caminante no hay camino,
se hace camino al andar...»
Golpe a golpe, verso a verso.
Tutto passa e tutto resta,
però il nostro è passare,
passare facendo cammini,
cammini sopra il mare.

Mai cercai la gloria,
né di lasciare nella memoria
degli uomini la mia canzone,
io amo i mondi delicati,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.

Mi piace vederli dipingersi
di giallo e scarlatto, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
improvvisamente e scoppiare...
Mai cercai la gloria.

Viandante, sono le tue orme
il cammino e niente più;
viandante, non c'è cammino,
si fa il cammino camminando.

Camminando si fa il cammino
e voltando indietro lo sguardo
si vede il sentiero che mai
si deve tornare a calpestare.

Viandante non c'è cammino,
ma solamente scie nel mare...

Un tempo in questo luogo
dove oggi i boschi si vestono di biancospino,
si udì la voce di un poeta gridare
«Viandante non c'è cammino,
si fa il cammino camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...

Morì il poeta lontano dal focolare.
Lo copre la polvere di un paese vicino.
Allontanandosi lo videro piangere.
«Viandante non c'è cammino,
il cammino si fa camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...

Quando il cardellino non può cantare.
Quando il poeta è un pellegrino,
quando non ci serve a nulla pregare.
«Viandante non c'è cammino,
il cammino si fa camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...

Antonio Machado e Joan Manuel Serrat, Cantares. (1912/1969)


2 commenti:

Viola Vera ha detto...

Cercavo la traduzione in italiano di questa canzone e l'ho trovata! Grazie :-) !!!

Machado ha detto...

Semplicemente una poesia davvero stupenda e profonda